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giovedì 21 ottobre 2010

Cane

                                                                 
Circa 40 milioni di anni fa, nell'era terziaria, apparve un mammifero carnivoro, dalla lunga coda e dalle gambe sottili, al quale i paleontologi hanno dato il nome di Miacis. Da esso derivò, 15 milioni di anni dopo, il Tomarctus, capostipite delle moderne razze canine, una specie di sciacallo che ronzava continuamente intorno all'uomo, cibandosi degli avanzi di quest'ultimo. Attraverso uno stato di semi-domesticazione che durò milioni di anni, adattandosi gradualmente ai continui mutamenti fisici e psicologici che subiva il suo padrone, il cane divenne un animale domestico, accompagnando l'uomo nella caccia.
Nell'Età del Bronzo, l'allevamento delle pecore raggiunse uno sviluppo notevole e divennero molto diffusi i cani da pastore, specializzati nella cura del gregge; fu, quindi, probabilmente in quegli anni che iniziò, attraverso incroci naturali e selettivi, l'evoluzione del cane con il progressivo differenziamento delle razze canine che ha portato alle 800 varietà esistenti.
Il cane (Canis familiaris) di oggi è, dunque, un animale domestico, appartenente all'ordine dei carnivori e alla famiglia dei canidi: ha i denti canini aguzzi, la lingua protrattile, l'olfatto sviluppato, la vista acuta, l'udito fine. La pelle del cane, a differenza di quella degli altri mammiferi, è quasi completamente priva delle ghiandole sudoripare che, permettendo la sudorazione, regolano la temperatura del corpo. L'animale è perciò costretto, mediante un'orinazione frequente, ad eliminare attraverso i reni i veleni accumulati nel ricambio. Inoltre, per abbassare la temperatura corporea, deve aumentare la frequenza degli atti respiratori, riempiendo continuamente i polmoni di aria fredda: questa abbassa la temperatura del sangue circolante nei polmoni e, quindi, di quello che si distribuisce in tutto il corpo. L'andatura è digitigrada cioè poggiata sulle dita, che sono cinque negli arti anteriori e quattro nei posteriori, nei quali, a volte, è presente, sotto forma di sperone, un rudimento del quinto dito. L'alimentazione è onnivora, ma il cibo preferito è la carne. Dopo una gestazione di nove settimane, il cane viene al mondo cieco e debole, ma il latte di cagna, fa sì che i cuccioli abbiano una crescita assai rapida: a 10 giorni aprono gli occhi, a 20 camminano, a un mese completano la dentizione, a due mesi si svezzano completamente. Quando si sentono indipendenti, si allontanano dalla famiglia, spezzando ogni legame. Il cane ha una memoria eccellente e dispone di una capacità associativa molto sviluppata: a questo si deve la sua disposizione ad apprendere, grazie alla quale può essere istruito a eseguire diversi esercizi. Le razze moderne, derivate da incroci compiuti tra le razze più antiche, non provengono da un'evoluzione naturale e spontanea, ma sono il prodotto dell'influenza dell'uomo sul cane: molto differenziate le une dalle altre, offrono, all'interno di ciascuna di esse, caratteri più o meno stabili, oscillanti intorno a un modello convenzionale (standard), stabilito dagli allevatori per ciascuna razza. Le razze canine vengono divise in tre grandi gruppi: cani da caccia, cani da utilità e cani di lusso.
Fra le principali razze da caccia ricorderemo il bracco di origini antichissime e assai diffuso nei secoli passati in Europa; il segugio , ottimo per la caccia della lepre; lo spinone, che ha come punto debole l'olfatto non molto sviluppato a cui però supplisce con un'astuzia straordinaria; setter e pointer, sono cani da punta con capacità venatorie eccezionali. Il levriero è il cane più veloce (70 km all'ora) ed è apprezzato per la sua eleganza. Sempre tra i cani una volta adibiti alla caccia ricordiamo i terrier , i bassotti, e gli spaniel (cocker, pechinese) oggi noti solo come cani da compagnia. Tra i cani «di utilità» tutti conoscono i numerosi tipi di pastore: abruzzese, maremmano, bergamasco, scozzese, tedesco, belga, irlandese e infine l'alsaziano. Ottimi come cani da salvataggio i cani di San Bernardo e i terranova , fortissimi ed imponenti, e i molossi; da guardia e da difesa gli alani , i dobermann , i bull-dog e i «cugini» boxer.

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